Presentazione
La parola "WATSU" deriva dalla contrazione
di water + shiatsu, vale a dire pratica
shiatsu, basata sulla digitopressione e
sul classico massaggio, praticata in acqua
a temperatura corporea. Messo a punto da
Harold Dull, poeta californiano e forse
il miglior idrochinesiterapeuta attualmente
vivente, prende spunto dalla considerazione
che in acqua calda, a temperatura vicina
a quella corporea, la mente ed il corpo
entrano in un rilassamento particolarmente
profondo che è situazione favorente, se
non indispensabile, per alcuni movimenti
che, per dolcezza e per estensione, non
possono essere che vissuti in questa condizione.
L'abbraccio caldo dell'operatore, dell'acqua
che accarezza il corpo, nel silenzio più
completo e con luci giustamente soffuse,
contribuiscono a far percepire il ritmo
del proprio respiro, il bioritmo del proprio
corpo ed a concentrare gli occhi della mente
sulle sensazioni e sulle emozioni che da
questa situazione provengono. Il trauma
del distacco dal ventre materno che ognuno
ha vissuto e che in ognuno di noi ha lasciato
i segni, viene in parte nuovamente vissuto
e rielaborato in condizioni positive. Chi
riceve Watsu percepisce che queste sensazioni
sono simili a sentimenti antichi di pace,
di tranquillità e di sicurezza che probabilmente
sono nati con noi nel ventre materno quando
hanno preso forma le nostre strutture anatomofunzionali
ed i nostri pensieri. Successivamente, dopo
la nascita, tutto si è complicato a causa
e per colpa del mondo esterno, dei condizionamenti
della società civile con importanti conseguenze
quali lo stress cronico, l'ansia, il disagio
psicosociale, ecc. Chi dà e chi riceve Watsu
entra in un mondo carico di empatia, legato
alla situazione del qui ed ora, legato alle
percezioni che in quella condizione di rilassamento
e di pace, si fissano nel vissuto di ognuno
con effetti radicati e duraturi. I movimenti
si alternano passando da pressioni a stiramenti,
da ampi movimenti di flessione ed estensione
a rotazioni sott'acqua dove si sente questo
liquido primordiale fluire tra gli arti
e le più piccole parti del corpo. Il corpo
mostra nuove possibilità e potenzialità
di movimento, la colonna vertebrale sperimenta
una flessibilità che a terra sarebbe impossibile.
Chi riceve il massaggio si abbandona tra
le braccia dell'operatore che sa ascoltare
ed entrare in empatia col paziente.
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A
chi è rivolto
Lo Watsu ha bisogno di una piscina costruita
con caratteristiche particolari che permetta
la regolazione della luce fino al buio più
completo, un ambiente silenzioso e soprattutto
l'acqua a temperatura corporea. In questa
condizione è indicato in tutte le patologie
in cui la componente psicoemotiva sia prevalente
ed è anche molto utile, come coadiuvante,
nelle terapie psicofarmacologiche e psicologiche
al fine di velocizzare i tempi di guarigione.
Indicato nell'area della sessualità dove
ci siano problemi di orgasmo, di tempi eiaculatori
e di potenza sessuale legati ad una cattiva
percezione del sé, a difficoltà ad entrare
in intimità con l'altro e deficit di autostima.
Ottimo anche nella riabilitazione da traumi
e da interventi chirurgici quando l'intervento
fisioterapico a secco sia poco lento o poco
efficace. Watsu non ha controindicazioni
conosciute.
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Chi lo pratica :
Roberto
Fraiol
Lisa Rutz
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